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Influenza: cos’è e come si trasmette?

Quali sono le caratteristiche del virus dell'influenza, come si trasmette e quanto dura l'infezione, ma, soprattutto, perché non dobbiamo sottovalutarlo: conosciamo meglio questa malattia infettiva delle vie respiratorie.

L’influenza stagionale è un’infezione respiratoria acuta causata dal virus influenzale che circola in ogni parte del mondo. Esistono quattro tipi di virus influenzali: A, B, C e D. I tipi A e B sono responsabili delle epidemie stagionali; il tipo C causa infezioni generalmente lievi e non è associato a epidemie significative; il tipo D, invece, colpisce principalmente il bestiame e non è noto per infettare l’uomo. La vera sindrome influenzale si presenta con la comparsa rapida e improvvisa di alcuni sintomi caratteristici:

  • febbre alta improvvisa che solitamente supera i 38°C e, nei bambini raggiunge 39°-40°C
  • uno o più sintomi respiratori (tosse, solitamente secca, mal di gola, naso chiuso o che cola).
  • uno o più sintomi sistemici (dolori muscolari, mal di testa, sensazione di spossatezza).1

Il virus dell’influenza si propaga nell’aria sotto forma di goccioline infettive di saliva (droplets) o di muco, diffuse attraverso la fonazione, colpi di tosse o starnuti, e determina il contagio entrando negli organismi tramite diverse vie:

  • la mucosa orale
  • le vie respiratorie (bronchi, laringe, trachea, cavità nasali)
  • la via congiuntivale.

La trasmissione del virus stagionale può avvenire tramite contatto diretto o indiretto. L’influenza è contagiosa proprio perché il virus può sopravvivere temporaneamente anche al di fuori del corpo, soprattutto in ambiente a scarsa umidità. Qui la trasmissione è facilitata e si attiva tramite diversi canali:

  • contatto diretto con persona affetta da influenza
  • inspirazione di goccioline infettive provenienti da starnuto, colpo di tosse o scambio verbale ravvicinato
  • contatto con oggetti contaminati dal virus. Nello specifico toccando occhi, naso e bocca con le mani dopo essere entrati in contatto con superfici contaminate2

Proprio per questi motivi gruppi familiari, scuole, case di riposo e luoghi affollati in generale offrono la condizione più propizia alla propagazione del virus.

Quanti giorni dura l’influenza?

Una volta che il virus è entrato nell’organismo e ha raggiunto l’epitelio delle vie respiratorie, inizia a riprodursi nelle cellule raggiungendo il picco di concentrazione nelle secrezioni in circa 48 ore. Il periodo che precede la comparsa dei sintomi è la cosiddetta incubazione dell’influenza. Si diventa però contagiosi già a partire da circa 36/48 ore prima della comparsa dei sintomi; quindi, persone apparentemente sane sono invece già portatori del virus.3
Dopo quanti giorni l’influenza non è più contagiosa dipende dall’età e dalle condizioni di salute della persona colpita. Le persone con l’influenza possono trasmettere il virus già uno o due giorni prima della comparsa dei sintomi e restare contagiose fino a tre o quattro giorni, in alcuni casi fino a dieci giorni, dopo l’inizio della malattia. Nei bambini e in chi ha un sistema immunitario indebolito, il periodo di contagiosità può essere ulteriormente prolungato.4 Quando l’influenza poi si manifesta in maniera asintomatica, ovvero non sviluppa sintomi evidenti, stabilire e monitorare il periodo di contagiosità diventa molto difficile.

Come si trasmette l’influenza?

Questi virus, appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae,5 infettano l’apparato respiratorio (naso, gola e polmoni) e hanno un tipo di diffusione prevalentemente stagionale: da dicembre a gennaio è solitamente registrato il picco influenzale che ogni anno colpisce a livello globale tra il 10% e il 20% della popolazione.6

È dunque vero che col freddo ci si ammala? Si, ma non è il freddo il diretto responsabile dell’influenza, tuttalpiù ne favorisce il contagio. Vediamo come si trasmette l’influenza ed in che modo le basse temperature ne agevolano la circolazione7:

  • Con l’arrivo dell’inverno in generale si verifica un aumento del rischio di infezioni, in particolare di infezioni respiratorie (quali polmonite e, appunto, influenza) dovuto al cambiamento delle difese immunitarie verso gli agenti patogeni causata dall’esposizione delle prime vie respiratorie al freddo.8
  • Durante la stagione fredda anche le nostre abitudini sociali cambiano: ci si raduna maggiormente in spazi chiusi, affollati e poco arieggiati dove la circolazione dei virus è facilitata.
  • Le temperature più rigide permettono inoltre una maggior capacità di dispersione e sopravvivenza nell’ambiente da parte del virus. L’aria secca determinata dai riscaldamenti accesi durante il periodo invernale tiene in alto le particelle di polvere cariche di agenti infettivi negli spazi chiusi in cui trascorriamo la maggior parte del tempo, per questo facilmente respirabili, a differenza di quanto accade in un ambiente più umido dove l’acqua nell’aria le rende più pesanti e le fa decadere prima.9

Ma come mai ci si ammala di influenza ogni anno? L’infezione è provocata da ceppi virali con genoma ad RNA che si caratterizzano per la loro capacità di mutare, ovvero modificare il genoma che codifica per le proteine di superficie. Questo permette loro di aggirare la barriera costituita dall’immunità presente nella popolazione con esperienza pregressa di infezione. In particolare, il virus dell’influenza di tipo A è soggetto a variazioni antigeniche e possiede proprietà altamente infettive.10
Per questo le cellule del nostro sistema immunitario si trovano ogni anno a combattere un diverso tipo di virus dell’influenza che non conoscono/riconoscono, ed il contatto con esso avvenuto nella stagione precedente non garantisce un’immunità duratura. Anche l’influenza asintomatica, difficile da individuare ed isolare, contribuirebbe in maniera massiccia alla propagazione del virus, in quanto i soggetti infetti pre-sintomatici o asintomatici potrebbero involontariamente perpetuare la trasmissione nella comunità.11

Tra le caratteristiche dell’influenza stagionale, alcune peculiari sono:

  • La gravità dell’influenza varia in base all’agente virale coinvolto.
  • L’incapacità di raggiungere una definitiva immunità all’influenza a causa della capacità di mutazione del virus.12
  • L’influenza ha un andamento imprevedibile che spesso degenera in epidemie più o meno gravi.13

Per tutti questi motivi è bene non sottovalutare questa malattia stagionale, imparare a riconoscere la differenza tra influenza e parainfluenza o la differenza tra raffreddore e influenza. Soprattutto quando si tratta di persone anziane e soggetti fragili, la presenza di comorbidità potrebbe avere infatti conseguenze anche molto gravi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta che l’influenza stagionale causa ogni anno dai 290.000 ai 650.000 morti nel mondo e milioni di casi di malattia gravi.14

Come ridurre il rischio di prendere l’influenza e rafforzare il sistema immunitario

Secondo le autorità sanitarie, al fine di prevenire l’influenza e ridurre il rischio di contrarla agendo sulle difese immunitarie, è necessario ricorrere costantemente alla vaccinazione15 (che in caso di contagio contribuirà a rendere i sintomi meno gravi). Inoltre, si raccomanda di seguire alcune semplici e sempre valide abitudini, come:

  • lavare le mani spesso ed accuratamente;
  • coprirsi bocca e naso in caso di tosse o starnuti;
  • evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca;
  • arieggiare a sufficienza gli ambienti chiusi;
  • pulire regolarmente le superfici toccate di frequente;
  • evitare contatti ravvicinati con soggetti malati;
  • restare a casa quando si è malati.

Inoltre, sono sempre buone pratiche da seguire quelle di dormire molto, praticare attività fisica regolare e moderata, mantenere un regime alimentare sano e bilanciato, mantenersi idratati anche nella stagione fredda ed evitare situazioni di stress.16

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Fonti

  1. Epicentro (2018), Influenza – informazioni generali. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  2. Ministero della Salute (2024), Prevenzione e controllo dell’influenza. Disponibile al sito: 
    https://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioContenutiInfluenza.jsp [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  3. Epicentro (2018), Influenza – informazioni generali. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  4. Epicentro (2018), Influenza – informazioni generali. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  5. Epicentro (2018), I virus influenzali e i loro mutamenti. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/influenza/tec [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  6. Notiziario chimico farmaceutico (2017), Influenza. Classificazione, epidemiologia e complicanze. Disponibile al sito: https://www.notiziariochimicofarmaceutico.it/2017/05/23/linfluenza/ [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  7. NLM (s.d.), Roles of Humidity and Temperature in Shaping Influenza Seasonality. J Virol. 2014 Jul;88(14):7692–7695. DOI: 10.1128/JVI.03544-13 [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  8. Ministero della Salute. Come proteggersi dal freddo. Opuscolo informativo. (2019), pag.5 Disponibile al sito: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_232_allegato.pdf [Ultimo accesso: 01/2025]. ↩︎
  9. Tutto Sanità (2024), Inverno, virus e influenza. Disponibile al sito: https://www.tuttosanita.com/inverno-virus-e-influenza-ecco-i-consigli-anti-contagio/ [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  10. Epicentro (2018), I virus influenzali e i loro mutamenti. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/influenza/tec [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  11. WHO (s.d.), Non-pharmaceutical public health measures for mitigating the risk and impact of epidemic and pandemic influenza (pag. 42). Disponibile al sito: https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/329438/9789241516839-eng.pdf [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  12. CORDIS (2020), A novel universal influenza vaccine targeting epitopes of limited variability. Disponibile al sito: https://cordis.europa.eu/article/id/422691-better-understanding-of-pathogen-evolution-takes-us-closer-to-one-time-vaccines/it [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  13. Ministero della Salute (s.d.), Influenza e vaccinazione antinfluenzale. Disponibile al sito: https://www.salute.gov.it/portale/gard/dettaglioFaqGard.jsp?lingua=italiano&id=103 [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  14. Quotidiano Sanità (2024), Influenza. L’Oms aggiorna le raccomandazioni per i virus con potenziale pandemico. Disponibile al sito: https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=124326 [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  15. AIFA (2013), Prevenzione dell’influenza: l’importanza della vaccinazione. Disponibile al sito: https://www.aifa.gov.it/en/-/prevenzione-dell-influenza-l-importanza-della-vaccinazione [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎
  16. CDC (2024), Healthy Habits to Prevent Flu. Disponibile al sito: https://www.cdc.gov/flu/prevention/actions-prevent-flu.html?CDC_AAref_Val=https://www.cdc.gov/flu/prevent/actions-prevent-flu.htm [Ultimo accesso: 01/2025] ↩︎

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